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Questo film è un epigono rispettabile, che all'inizio ricorda certi titoli del filone Baby Jane e certe scenografie alla Improvvisamente l'estate scorsa. È forse troppo lungo, difetta di ritmo, è meccanico in molti passaggi (il regista Softley è sempre stato un piatto illustratore), ma, oltre a evocare atmosfere ricche di fascino, ha una trovata finale che lo solleva nettamente al di sopra della media del genere, con qualche spruzzo di metacinema. Kate Hudson come urlatrice horror è discreta, mentre sono tutti da godere i gigioneggiamenti di Gena Rowlands e John Hurt.
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