VIDEOTEKAZ
Torna alla lista
Cod.
958
Titolo it.
The Bourne Supremacy
Titolo Originale originale
The Bourne Supremacy
Regista
Paul Greengrass
Genere
Spionaggio
Anno
2004
Produzione
USA, Germania
Durata
108
Label
Universal
Supporto
Blu-Ray
Note
The Bourne Supremacy differisce notevolmente dal romanzo di Robert Ludlum cui è ispirato, pubblicato in Italia come Doppio inganno, del quale però in originale conserva il titolo. Questo è il secondo film di una (per ora) tetralogia, che si è guadagnata la vetta nel mio giudizio, perché è certamente fra le migliori opere del genere spionaggio d'azione che io abbia mai visto. Non vi ho riscontrato, infatti, alcun difetto evidente. Sconsiglio questo capitolo a chi si fosse perso il precedente The Bourne Identity (2002). La trama dei due, infatti, è irrimediabilmente correlata. Qui si danno per scontati certi eventi e ci si riferisce ad essi, come se si trattasse di un'unica narrazione. Solo recuperando il primo, allora, si sarà davvero in grado di apprezzare codesto riuscito seguito. Tutti i pregi del debutto sono felicemente preservati. Ritroviamo dunque una sceneggiatura intelligente, che articola con sapienza la strategia e la pura azione. I dialoghi e la storia non sono un mero pretesto o una cornice, ma contribuiscono a delineare il profilo e il carattere dei diversi personaggi. A partire dall'empatico protagonista, il Jason Bourne di uno straordinario Matt Damon. Affiancato da degni comprimari, quali le vecchie conoscenze Marie Kreutz (Franka Potente), Ward Abbott (Brian Cox) e "Nicky" Parsons (Julia Stiles) ma pure un nuova arrivata d'eccezione, la risoluta Pamela Landy interpretata da una sorprendente Joan Allen. Consigliato senza dubbio. Non annoia affatto, coinvolge con il suo ritmo sempre al massimo, non richiede lo spegnimento del cervello per poter essere gradito (anzi) e nel contempo vanta delle spettacolari sequenze d'azione. Come pretendere di più? Seguono The Bourne Ultimatum (2007) e The Bourne Legacy (2012), che svilupperanno quei risvolti dell'intreccio tuttora lasciati oscuri. Ovviamente è fondamentale il rispetto dell'esatta sequenza, in ordine.